La parte sommitale della tribuna d’onore della spianata denominata Campo Zeppelin, teatro delle annuali scenografiche adunate del Partito Nazista.
Vista parziale del Campo Zeppelin con, in evidenza, la tribuna d’onore. La porzione di fronte a questa è stata trasformata del settore dedicato alle partenze dell’autodromo cittadino.
La tribuna d’onore ed il pulpito da cui Hitler su rivolgeva agli appartenenti al partito ed alla folla.
(Campo Zeppelin)
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La parte posteriore dell’enorme tribuna e del castelletto centrale.
(Campo Zeppelin)
Gli angoscianti ambienti interni del castelletto centrale della tribuna d’onore.
(Campo Zeppelin)
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Le torrette perimetrali, ora parzialmente ridotte nei confronti del volume e della forma originali, delimitano l’area dedicata alle grandi e scenografiche parate del Partito Nazista.
(Campo Zeppelin)
La colossale mole del Centro Congressi, mai ultimato per via dell’inizio del secondo conflitto mondiale.
Da questo punto di osservazione, si apprezza l’incompiutezza del Centro Congressi.
I pannelli esplicativi posti quasi al centro del grande spazio di cui è costituito il “cortile” del Centro Congressi.
Visto dall’interno, il Centro Congressi appare nel suo stato di opera architettonica funzionale non conclusa, seppur proponendosi come un “disegno” particolarmente articolato.
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Il severo ed esteso porticato, ad andamento circolare, che costituisce la cintura esterna del Centro Congressi.
Particolari del lunghissimo porticato del Centro Congressi. Questa sorta di via coperta offre di se allo stesso tempo un immagine arcigna e seducente.
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Visitatori del Centro di Documentazione sui raduni del Partito Nazista, spazio ricavato all’interno del Centro Congressi.
Molti sono i cittadini tedeschi che frequentano questa struttura per capire ed approfondire quella parte della loro Storia, cosi profondamente tragica.