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Questo è ciò che lasciano le guerre.
Inevitabilmente, colpisce la distesa di bianche ed identiche croci che, con una perfetta geometria, risale il dolce declivio di una verde collina. Sembra quasi una grande adagiata scultura.
4.402 sono i militari americani della 5ª Armata caduti durante la campagna d'Italia tra il 1943 e il 1945 che qui sono stati sepolti, uccisi durante gli aspri scontri con i nazifascisti. Inoltre, sono incisi su lastre di granito altri 1.409 nomi, le cui salme non sono mai state recuperate.
La solennità del luogo contrasta con la vivacità data dall’intensa luce di una mattina di fine ottobre di una giornata serena. Le innumerevoli croci e le stelle di David, entrambe le tipologie realizzate in marmo bianco e infisse nel verde di un perfetto tappeto erboso, sembrano essere, nel loro insieme, più un’opera artistica atta a sorprendere spettacolarmente, e a proporsi come inno alla vita, piuttosto che essere un monumento alla pietà ed un monito all’assurdità della guerra.
L’intera struttura consta dell’ampia spianata dove sono presenti le sepolture e di un articolato sacrario. Qui si trovano una cappella, una lunga parete in esterno a cui sono affisse lastre di granito su cui sono stati scolpiti i nomi dei dispersi, e una grande carta geografica raffigurante l’Italia Settentrionale, con indicati i punti dove si è combattuto, in particolare lungo la Linea Gotica. A completamento, due fontane poste ai lati del sacrario ed un monolite, alto venti metri, svettante su tutto.
Impressiona leggere i nomi, la provenienza e la data della morte riportate su ogni croce. Un nome una storia, una speranza, una vita spezzata.
Pochi i visitatori, e fra questi, inaspettatamente, una coppia di persone non più giovanissime in atto di devozione religiosa di fronte ad una croce. Lui in ginocchio e lei in piedi.
Sorprende, a distanza di molti anni ormai, assistere ad una tale scena. Il soldato sepolto in corrispondenza della croce doveva essere il padre dell’uomo o, più probabilmente, il nonno. Di certo, si è trattato di qualcosa di toccante.
Un ultimo sguardo alle migliaia di croci cosi ben allineate e quasi splendenti alla luce intensa del sole della giornata della mia visita, per poi fissare l’attenzione sulla bandiera americana, alta sulla cima della sua lunga asta, a cui sembra essere stato dato il compito di vegliare su quegli uomini caduti per lo spirito di libertà.